PAZIENTE CON PIATTISMO DI III GRADO |
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Tra i sintomi segnalati all’anamnesi c’erano
dolori ai muscoli delle gambe, specie durante le passeggiate, cefalee
muscolotensive frequenti, a volte senso di sbandamento e difficoltà a
leggere in modo continuativo per più di 10/15 metri.
Un Rx del rachide in toto in ortostasi evidenziava una orizzontalizzazione
del sacro, una modesta ipercifosi ed una modica deviazione laterale del
tratto lombare per disallineamento del bacino. |
L’esame
3D VRS Formetric eseguito il
17-11-04
a piedi nudi, evidenziava una asimmetria del bacino di 2,4 mm; una
deviazione laterale verso sn. dell’asse verticale della colonna di 2,1 mm;
una inclinazione
anteriore del tratto lombare del rachide in proiezione laterale .
Nella stessa
data veniva ripetuto, come è nostra abitudine, l’esame
Formetric anche tenendo i plantari in uso sotto i piedi, per
verificare il tipo di correzione esercitata dagli stessi.
L’esame
evidenziava asimmetria del bacino di 8,2 mm; deviazione laterale verso sn.
dell’asse verticale della colonna di 5,2 mm; leggera riduzione
dell’inclinazione anteriore del tratto lombare del rachide in proiezione
laterale. Il quadro strumentale dell’assetto posturale del bambino
peggiorava con la correzione in uso per il piattismo del piede. |
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Abbiamo provveduto a sostituire i plantari in
Multiform con i plantari Ks Medical di stimolazione neuro-muscolare
attivati per il trattamento del piede piatto di 3° grado
Abbiamo spiegato al bambino ed ai genitori che l’effetto della
sollecitazione neuro-muscolare praticata da questi plantari avviene
specialmente durante la deambulazione ed abbiamo consigliato di tenere
sempre i plantari sotto i piedi, anche nelle pantofole di casa.
Al primo controllo, eseguito il 4 gennaio 2005, si evidenzia una leggera
riduzione del piattismo e del valgismo del retropiede, come mostrano le
foto riportate, nonché una riduzione della flessione del ginocchio
sinistro. Non si evidenziano modificazioni significative all’occlusione.
Per quanto riguarda i sintomi, il bambino riferisce una notevole riduzione
degli episodi di cefalea ed i genitori descrivono una normale tolleranza
alla deambulazione.
Al secondo controllo il 9-5-05 si evidenzia un netto miglioramento anche
dell’occlusione e della disposizione delle ginocchia.
Anche il retropiede appare meno deviato, sia alla foto che all’impronta
podalica.
Completamente scomparsi gli episodi di cefalea. |
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Impronta e foto delle
ginocchia e del retropiede eseguite il 4. gennaio 05 |
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Foto dell’occlusione eseguite
il 9. maggio 05 |
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Foto delle gambe e del
retropiede con impronta al podogramma eseguite il 9. maggio 05 |
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Infine al controllo ad 1 anno, il 16-11-05 si
evidenzia una normalizzazione di tutti i parametri valutati: MORSO
NORMALE, GINOCCHIA, RETROPIEDE ED IMPRONTA NORMALI |
Morso del 16. novembre 05 |
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Foto delle gambe e podogramma del 16.
novembre 05 |
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DISCUSSIONE
Il caso clinico riportato è uno dei tanti bambini che vengono alla nostra
osservazione, affetti da piede lasso e calcagno valgo. La particolarità di
questa specifica situazione descritta è rappresentata dal fatto che il
paziente utilizzava già, da circa 4 anni, dei plantari in multiform per
piede piatto, evidentemente senza ottenere la correzione del suo problema,
dalla contemporanea presenza di morso aperto, respiro orale e deglutizione
atipica e dalla frequenza piuttosto elevata di episodi di cefalea.
Particolarmente importante era poi la ridotta tolleranza allo sforzo
descritta dai genitori. Questi infatti da tempo avevano notato una
ingravescente pigrizia del bambino che, anche nell’ambiente scolastico,
preferiva mantenersi in disparte e, anche se spronato, si rifiutava di
partecipare alle iniziative ludiche o ginniche della classe. Trattandosi
di piede piatto lasso di 3° grado e con retropiede valgo, il trattamento
correttivo era stato già instaurato dall’età di 3 anni del bambino, con
plantari passivi in multiform, cambiati più volte per adeguarli alla
grandezza del piede in accrescimento, ma con nessun risultato.
In effetti l’impronta podalica non si era minimamente modificata nei
quattro anni precedenti, né erano scomparsi i vari sintomi lamentati dal
bambino (cefalee), tanto che era stata prospettata ai genitori
l’eventualità di un intervento chirurgico con vite di Giannini.
Nessuna importanza era stata mai data al morso aperto, al respiro orale,
né si era mai diagnosticata la deglutizione atipica.
L’utilizzo dell’ortesi Ks Medical, che assicura una stimolazione
neuro-muscolare della pianta dei piedi, facendo recuperare tono ai muscoli
intrinseci della pianta dei piedi e, contemporaneamente generando una
normalizzazione delle afferenze sensitive periferiche che attivano il tono
posturale dell’intero organismo, ha permesso di ridurre drasticamente la
frequenza degli episodi di cefalea già nei primi mesi di trattamento;
anche i parametri morfologici e morfometrici si sono notevolmente
modificati per normalizzarsi gradualmente nel giro di 1 anno. La vita di
relazione di questo piccolo paziente è notevolmente cambiata, aprendosi ad
una partecipazione totale e continua alle iniziative sia scolastiche che
familiari.
Ovviamente questo bambino continuerà a portare nelle scarpe il suo
plantare stimolante ancora per qualche anno, e questo gli permetterà uno
sviluppo armonico di tutto l’organismo. |
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EFFETTO DELLA TERAPIA CON
PLANTARI "ATTIVO KS MEDICAL" AD AZIONE NEURO-BIO-MECCANICO |