POSTUROLOGIA
: METODO DI INDAGINE |
|
M.A.Fusco |
 |
Da
quando esiste la medicina scientifica e , prima di questa ,
l’arte medica , si è sempre dato notevole valore ai segni
clinici delle manifestazioni patologiche. Tutti noi abbiamo
studiato , nel corso dei nostri studi universitari , la
SEMEIOTICA.
Cos’è
la Semeiotica?
|
“La Semeiotica o
Semiologia è la disciplina che insegna a rilevare ed
interpretare i segni delle malattie.” (G.Viola) |
 |
Poiché
, per definizione , segno è qualunque cosa che ne
manifesta o ne indica un’altra, in medicina la
disciplina che studia i segni delle malattie si rivolge
a tutte quelle manifestazioni osservabili che appaiono
dotate della capacità di indicare uno specifico
processo morboso o una condizione fisiologica alterata.
In
semiologia molti AA. distinguono due tipi fondamentali
di fenomeni patologici : i sintomi , rappresentati dai
disturbi accusati dal paziente ; e i segni ,costituiti
dalle anormalità che si possono costatare e registrare
oggettivamente.
La Semeiotica , quindi , è una
disciplina strettamente legata alla diagnostica , non si
occupa soltanto della descrizione dei fenomeni morbosi ,
ma si estende anche alla tecnica di rilevazione ed allo
studio dei meccanismi di produzione dei sintomi stessi e
della malattia.
Altro cardine della disciplina
medica è la METODOLOGIA.
|
 |
|
La Metodologia medica
è quella disciplina che si occupa dell’analisi dei principi
generali , delle regole procedurali e delle interferenze logiche
sui quali si fondano la ricerca biomedica e la prassi clinica.
La medicina è diventata
una disciplina scientifica molto recentemente. Solo nel 1865 il
fisiologo francese Claude Bernard pubblicò “ L’introduzione
allo studio della medicina sperimentale “ . Quest’opera
rappresenta , a tutt’oggi , la più importante trattazione
della metodologia medica e costituisce un’opera fondamentale
anche nel campo della metodologia generale della scienza. |
“ La scienza sperimentale è una
forma di conoscenza che si caratterizza per due elementi
fondamentali : l’oggetto di studio ed il metodo impiegato. Il
suo oggetto è costituito dalla realtà naturale sensibile , cioè
empiricamente costatabile.Il metodo scientifico o sperimentale
costituisce l’elemento caratterizzante delle scienze empiriche
e si compone di quattro fasi : |
-
osservazione e registrazione di un
oggetto naturale o di un evento,
-
formulazione per via induttiva di una
ipotesi o di un gruppo di ipotesi,
-
deduzione dall’ipotesi avanzata di
una serie di conseguenze osservabili,
-
osservazione , spontanea o provocata ,
di tali conseguenze. “(C.Bernard)
|
La Metodologia clinica , inoltre , mira ,
attraverso il procedimento diagnostico , a riconoscere e a
catalogare la malattia da cui è affetto il malato , a dare una
spiegazione dei vari sintomi presenti e ad istituire una terapia
efficace.
L’indagine clinica si avvale di tre fasi fondamentali: |
- osservazione (anamnesi\esame obiettivo\dati strumentali) ,
- interpretazione preliminare dei sintomi ,
- interpretazione diagnostica finale.
|
Un’ultima fase del procedimento clinico
è costituita dall’intervento terapeutico e dalla verifica dei
risultati terapeutici.
Sul piano metodologico essa costituisce un
ulteriore controllo sperimentale delle ipotesi avanzate.
Applicando i
principi della semeiotica clinica all’osservazione della
postura assunta dai pazienti , ho notato che è possibile
collegare le alterazioni della disposizione spaziale del corpo o
di parti di esso ( i segni ) , con i sintomi riferiti dai
pazienti stessi e con tutte quelle definizioni di patologie che
attualmente si fermano alla fase ed alla denominazione
descrittiva dell’evento stesso.
Lombalgia
cronica , non è una diagnosi , è solo la definizione della
presenza prolungata nel tempo di un sintomo.
Mal di schiena ,
è la stessa cosa.
Eppure fioriscono studi su tali situazioni sia statistici
che mirati alla valutazione e confronto tra i risultati di
diversi approcci terapeutici. Ma ci siamo mai chiesto : qual è
l’eziologia del mal di schiena ? , e l’eziologia della
lombalgia ? , e della cervicalgia? , e…………
potremmo continuare all’infinito con questa domanda. |
 |
E’
strano come in un consesso in cui si sbandieri
l’applicazione di un rigido e severo metodo
scientifico , manchi poi della domanda di base , che
dovrebbe rappresentare il cardine di tutto il lavoro e
lo studio successivo.
Quando
un paziente manifesta una iperpiressia , sia pure
rapportata a sintomi ben evidenti e riconducibili alla
localizzazione del processo morboso , ad esempio
stranguria , è buona norma che il terapeuta attento
prescriva innanzitutto un esame delle urine con allegato
antibiogramma , prima di qualsiasi prescrizione
farmacologia. In questo modo è possibile arrivare ad
una diagnosi eziologica . Si riconosce cioè il germe
che ha determinato l’infezione e si prescrive in modo
mirato e corretto l’antibiotico a cui il germe è più
sensibile. Solo seguendo queste tappe diagnostiche siamo
sicuri di prescrivere la terapia migliore possibile per
il paziente che si è rivolto alla nostra osservazione.
Dopo aver ascoltato i sintomi lamentati dal paziente ,
stranguria , dopo aver osservato i segni della malattia
, febbre – manovra di Giordano positiva mono o
bilateralmente , ed aver
|
 |
|
atteso l’esame strumentale
necessario , es.urine ed antibiogramma , poniamo diagnosi di
“nefrite batterica da …..”, non rimaniamo allo stato di
dover definire l’affezione del paziente “ stranguria con
iperpiressia” , che è e rimane una definizione vaga e
descrittiva anche se la infiocchettiamo con termini quali –
acuta,cronica,recidivante ecc….. |
Perché questo non si fa anche per i
disturbi muscolo-scheletrici?
Lo studio sistematico della Postura dei
nostri pazienti , potrebbe evidenziarci tanti segni e
manifestazioni cliniche dei disturbi muscolo-scheletrici ,
dandoci la chiave di lettura di questi processi morbosi. Questo
non significa certo rinnegare la nostra formazione e tradizione
scientifica , significa soltanto imparare a leggere e a dare
valore a dei segni che fino ad oggi venivano definiti “
atteggiamenti “ senza valore diagnostico e senza speranza
terapeutica.
Sto parlando di disagi e sintomi
muscolo-scheletrici che affliggono circa il 78% della
popolazione del mondo occidentale!!!
Sto promulgando la lettura in chiave
semeiologica con applicazione del metodo scientifico più
rigoroso ed ortodosso possibile , della postura.
|
L’osservazione della Postura
assunta dai nostri pazienti in statica , permette di rilevare
molte informazioni circa lo stato di simmetrica o asimmetrica
distribuzione di tono muscolare o di fibroelasticità fasciale.
Rientra pertanto tra i fenomeni osservabili ed analizzabili.
Il problema è come osservarli e come analizzarli. Importante è
poter fare un confronto con una postura ideale normale , per
poter rilevare le modificazioni presenti nei pazienti. Si è
pertanto stabilito di rapportare l’atteggiamento spaziale ad
una retta perpendicolare alla base di appoggio , detta verticale
di Barrè. In proiezione frontale anteriore, la verticale di
Barrè va posizionata nel punto medio dello spazio tra i talloni
e dovrebbe dividere il corpo del paziente in due metà
perfettamente simmetriche , passando per la sinfisi pubica , la
linea alba e l’ombelico , il centro dello sterno , del collo ,
la fossetta mentoniera e dividere perfettamente a metà il viso
e la fronte.In proiezione frontale posteriore, la vericale di
Barrè , partendo sempre dal punto medio tra i talloni ,
dovrebbe passare nella piega interglutea , toccare tutte le
apofisi spinose delle vertebre e dividere in due metà
perfettamente simmetriche il tronco , il collo ed il
capo.Nell’osservazione dei pazienti in proiezione frontale ,
sia anteriore che posteriore , è importante valutare anche
delle ideali linee orizzontali , che , in condizioni di perfetta
normalità , devono essere tra loro parallele. Esse sono ,
partendo dal basso , nell’osservazione frontale anteriore la
bi-malleolare, la bi-rotulea superiore, la bis-ischiatica, la
bi-stiloidea, la bi-mammillare, la bi-acromiale, la bi-tracale,
la bi-pupillare ; nell’osservazione frontale posteriore ,
sempre partendo dal basso, la bi-malleolare, la bi-poplitea, la
bi-stiloidea, la bi-acromiale e la bi-tracale.
|
Nell'osservazione dei pazienti in
proiezione laterale si deve provvedere al controllo
latero-laterale anteriore destro e sinistro. In questa
proiezione , la verticale di Barrè si posiziona immediatamente
al davanti del malleolo laterale e dovrebbe passare per la metà
dell'articolazione del ginocchio , per l'articolazione
coxo-femorale , immediatamente al davanti dell'articolazione
della spalla e per il traco dell'orecchio.La disposizione
dovrebbe essere identica sia nella proiezione L-L anteriore dx.
che nella proiezione L-L anteriore sn. Nella proiezione L-L, è
inoltre importante osservare l'atteggiamento che assume l'arto
superiore ed il profilo delle curve della colonna e del sacro.
Normalmente il braccio dovrebbe essere allineato all'avambraccio
con il gomito esteso e con la faccia palmare della mano rivolta
verso il trocantere , e dovrebbe essere ben delineata sia la
fisiologica inclinazione del sacro , la lordosi lombare , la
cifosi dorsale , nonché la lordosi cervicale. |
 |
Ecco nato un metodo, un metodo
scientifico di osservazione clinica . |
 |
Se rapportiamo la postura dei
nostri pazienti all’ideale normale di riferimento ,
saremo in grado di “vedere” tanti segni correlati a
tanti sintomi che fino ad oggi non vedevamo collegati
tra loro.
Ad esempio in tutti i casi in
cui sia presente una riduzione fino alla
verticalizzazione della fisiologica lordosi lombare, è
presente anche la lombalgia , spesso accompagnata anche
da sciatalgia; inoltre in tutti i casi in cui sia
presente una riduzione fino alla verticalizzazione della
fisiologica lordosi cervicale , è presente cervicalgia,
spesso accompagnata anche da brachialgia, cefalee
muscolotensive, senso di scarso equilibrio, fotofobia.
Se prendiamo come punto di partenza della nostra
osservazione , i segni di alterata disposizione spaziale
dei tratti vertebrali o dell’intera colonna ,
correlati ai segni di alterata disposizione spaziale dei
cingoli scapolari e pelvici , facciamo un analisi
posturale . Se, oltre a questo , correliamo l’alterata
disposizione spaziale dei segmenti ossei o di
tutto l’organismo con le informazioni recettoriali
provenienti dagli esorecettori
|
 |
|
primari , ci impossessiamo di
possibilità terapeutiche fino ad oggi insperate. |
|